
Spazio esistente tra due denti vicini e normalmente occupato dalla papilla interdentale.
Strumenti per l'igiene di denti e gengive.
- Spazzolini manuali, elettrici, interdentali o scovolini
Stomatite è il termine che indica l'infiammazione del tessuto mucoso (mucosite) che riveste le strutture del cavo orale. Coinvolge le guance, le gengive, la lingua, le labbra, il palato e il pavimento della bocca. Può essere causata da problemi del cavo orale, come cattiva igiene o protesi inadeguate, oppure da scottature provocate dall'assunzione di cibi o bevande calde, o da medicine, reazioni allergiche o infezioni.
In genere la stomatite è dolorosa, può presentarsi con sensazione di fastidio, dolore locale e bruciore. La mucosa si presenta arrossata, gonfia e a volte c'è sanguinamento dell'area interessata. L'alitosi può accompagnare l'affezione.
Infezione delle membrane mucose della bocca causata da un fungo, normalmente presente nel cavo orale, chiamato Candida Albicans che in determinate condizioni può proliferare provocando le lesioni caratteristiche. Esiste una forma di candida, chiama eritematosa, che si presenta con macchie rosse sulla lingua. Una forma più frequente di candida, chiamata pseudomembranosa, può presentarsi con estese placche bianche interessanti la mucosa buccale, la lingua, il palato e l’uvula. La loro rimozione lascia una superficie eritematosa e sanguinolenta.
Riduzione dello smalto dentale effettuato mediante molatura o abrasione delle superfici interprossimali. Una procedura utilizzata per creare lo spazio di allineamento in presenza di denti affollati.
Aree del dente che danno verso lo spazio interprossimale, meglio conosciuto come spazio interdentale.
E' la parte del dente non visibile, posta all'interno della gengiva e collegata alla corona dal colletto.
Sistema di rivelazione delle immagini radiografiche basato sull'uso del computer e di sensori ad esso collegati. Nella radiologia digitale viene acquisita un'immagine radiografica in forma numerica, cioè comprensibile da un computer.
Nei dentifrici la sigla RDA, acronimo di Relative Dentin Abrasivity, indica l'abrasività. Al di sopra di 100 questo valore è troppo elevato e, nel tempo, potrebbe causare danni allo smalto. Caratteristica importante dei dentifrici è di avere una bassa abrasività, per levigare le superfici dure del dente senza danneggiarlo. Rendere liscia e lucida la superficie dello smalto previene la formazione di macchie e il trattenimento della placca batterica. I migliori dentifrici indicano il valore di RDA sulla confezione. I "dentifrici sbiancanti" hanno un alto RDA e, pertanto, un alto indice di abrasività.
Esposizione della superficie radicolare per scivolamento apicale della posizione della gengiva.