
Il tessuto molle (non calcificato) situato all'interno del dente; composto prevalentemente di vasi sanguigni e nervi. Si distingue in polpa camerale, la porzione situata nella corona, e polpa radicolare, quella che percorre l’interno del canale radicolare.
La porzione della polpa che sta all'interno della radice del dente.
Il posizionatore è un apparecchio di contenzione e rifinitura del trattamento ortodontico.
1) La postura è la capacità del nostro corpo di assumere e cambiare posizione nell'ambiente di vita.
2) E' l'assetto tridimensionale spaziale dei vari piani e segmenti del corpo somatico.
3) E' la posizione che il corpo assume per controbilanciare la forza di gravità in una situazione di riposo o in movimento.
4) E' la posizione che il corpo assume sia da fermo che in movimento.
5) La postura è la posizione che il corpo assume nella vita di relazione ed é corretta quando le varie parti del corpo si dispongono in maniera fisiologica.
6) E' la disponibilità e la capacità di una persona di mettere in relazione le varie parti del corpo in modo da assicurare ora e per il futuro la massima efficienza nella funzione comportamentale e nel funzionamento psicologico.
7) E' la scienza del corretto allineamento e della corretta gestione motoria del corpo umano in rapporto alla forza di gravità.
8) La postura è la sinergia con cui le varie parti del corpo nella loro interezza psicofisica concorrono all'attuazione di qualsiasi gesto.
9) E' il linguaggio non verbale del soggetto.
10) E' ciascuna delle posizioni assunte dal corpo contraddistinta da particolari rapporti tra i diversi segmenti somatici.
Con l'intenzione di sintetizzare e compendiare la definizione di ciò che personalmente intendiamo per postura proponiamo questa definizione:
"La postura è l’espressione somatica dell’atteggiamento relazionale dello psicosoma umano con la propria interiorità e con l’ambiente che lo circonda".
Si parla di progenismo quando la mandibola è posizionata in avanti rispetto al mascellare superiore.
In ortodonzia è la sporgenza in avanti delle mascelle; può essere relativa o falsa (quando è solo apparente, valutata clinicamente rispetto alla controparte scheletrica) o assoluta e vera (in riferimento alla verticale tracciata dalla radice del naso, perpendicolare al piano di Francoforte); si determina a carico del mascellare superiore, della mandibola o di entrambi i mascellari (in questo caso è tipica di alcune popolazioni dell'Australia e dell'Africa).
Per "protesi fissa" (denti fissi) in odontoiatria s'intende un manufatto artificiale tipo ponte (coinvolge più denti) o corona (coinvolge un singolo elemento dentario) cementato a pilastri di sostegno naturali o artificiali con lo scopo di ripristinare la funzionalità di un dente, di un gruppo di denti o di un'intera arcata dentaria. La protesi fissa, al contrario di quella rimovibile, una volta applicata dal dentista rimane stabilmente al suo posto e non deve essere quotidianamente rimossa dalla bocca per le indispensabili manovre d'igiene orale.
La protesi totale è un sostituto artificiale dei denti, rimovibile, che si applica nei casi di mancanza completa dei denti, la cui tenuta è dovuta alla precisa conformazione dei bordi rispetto alla linea mucogengivale. E' chiamata anche dentiera.
Azione di rimozione della polpa dentale. Sui denti da latte è usualmente effettuata da un dentista pediatrico (pedodontista). La pulpectomia è un intervento indispensabile quando la polpa s'infetta, generalmente a seguito di carie dentaria penetrante.
La pulpectomia va distinta dalla pulpotomia, nella quale viene asportata solo la polpa presente nella camera pulpare, la polpa cioè situata all'interno della corona del dente, mentre viene lasciata quella all'interno della radice.
La branca dell'odontoiatria che si occupa della diagnosi e della cura delle patologie dei tessuti situati all'interno del dente (endodonto) si chiama endodonzia.