
Aree del dente che danno verso lo spazio interprossimale, meglio conosciuto come spazio interdentale.
E' la parte del dente non visibile, posta all'interno della gengiva e collegata alla corona dal colletto.
Sistema di rivelazione delle immagini radiografiche basato sull'uso del computer e di sensori ad esso collegati. Nella radiologia digitale viene acquisita un'immagine radiografica in forma numerica, cioè comprensibile da un computer.
Nei dentifrici la sigla RDA, acronimo di Relative Dentin Abrasivity, indica l'abrasività. Al di sopra di 100 questo valore è troppo elevato e, nel tempo, potrebbe causare danni allo smalto. Caratteristica importante dei dentifrici è di avere una bassa abrasività, per levigare le superfici dure del dente senza danneggiarlo. Rendere liscia e lucida la superficie dello smalto previene la formazione di macchie e il trattenimento della placca batterica. I migliori dentifrici indicano il valore di RDA sulla confezione. I "dentifrici sbiancanti" hanno un alto RDA e, pertanto, un alto indice di abrasività.
Esposizione della superficie radicolare per scivolamento apicale della posizione della gengiva.
Materiali plastici usati per il restauro dei denti. Sono formate dall'incorporazione in una matrice organica resinosa di un composto inorganico (quarzo, vetro...).
Soggetto che a causa della presenza di adenoidi ipertrofiche, polipi nasali, tonsille abnormi e deviazioni del setto respira attraverso la bocca.
I respiratori orali da difficoltata respirazione nasale vanno distinti da coloro che respirano con la bocca per abitudine viziata.
Movimento di allontanamento del margine gengivale dalla superficie del dente; può essere indicativo di una sottostante infiammazione o della formazione di tasche. Può dipendere anche da cause meccaniche, chimiche o chirurgiche.
Posizionamento arretrato delle mascelle.
Può essere relativa o falsa (quando è solo apparente, rispetto alla controparte scheletrica) o assoluta e vera (in riferimento alla verticale tracciata dalla radice del naso); si determina a carico del mascellare superiore, della mandibola o di entrambi i mascellari.
Procedimento attraverso il quale solo la superficie tissutale della protesi e rimpiazzata da nuovo materiale.